Tra i libri con cui entrare nello spirito del Natale c’è sicuramente Piccole cose da nulla, di Claire Keegan.
Siamo in Irlanda, negli anni Ottanta del Novecento, dove Bill Furlong vive con la moglie e le cinque figlie. Un’esistenza quieta, cercando di assicurare alla famiglia affetto e sostentamento economico, senza poter usufruire di grandi risorse, ma con attenzione a quelli che possono essere i desideri dei familiari e uno sguardo alle piccole cose, quelle all’apparenza da nulla.
Bill, figlio di una ragazza madre, non ha mai conosciuto il suo vero padre, ma è cresciuto in una famiglia benestante presso cui la madre lavora come governante; qualche nuvola di tanto in tanto ha offuscato la sua mente pensando a chi fosse realmente il padre, dubbi gestiti con autocontrollo e sedando la curiosità.
Il valore delle piccole cose da nulla: proprio quelle che muovono l’esistenza di Bill.
Sono i giorni che precedono il Natale e, mentre lavora consegnando carbone per scaldare le case del villaggio, Bill nota una situazione strana presso il convento locale: la richiesta di aiuto di una ragazza viene soffocata e coperta, da tutti.
Che cosa fare? Chiudere gli occhi e non vedere proseguendo un’esistenza basata sul quieto vivere?
Lascio ai lettori scoprire quale sarà la scelta di Bill Furlong, protagonista di questo libro sottile, ma con lo spessore dato dai valori umani.
Pagine ovattate e delicate, che portano a riflettere sull’opportunità di fare la cosa giusta o quella comoda, assumendo le proprie responsabilità. Claire Keegan ci regala un gioiellino letterario incastonato di preziose lezioni di vita.
Lo spirito del Natale è dato solo dal profumo dei dolci natalizi e dagli auguri sbandierati a tutti, o da qualcosa di più vero e profondo?
“Dopo un po’ si riscosse e giunse alla conclusione che niente accadeva mai due volte:ognuno ha a disposizione giorni e possibilità che non torneranno più.”
Il libro: Piccole cose da nulla, Claire Keegan, Einaudi