la fuga di Anna, mattia corrente, Sellerio

Ci sono libri a cui continui a pensare, anche dopo che è passato del tempo da quando li hai letti. Libri che consigli senza esitazione e in cui credi. La fuga di Anna, di Mattia Corrente, è uno di questi.

Severino, abbandonato senza spiegazioni dalla moglie Anna dopo una vita insieme, a distanza di un anno decide di andarla a cercare per tutta la Sicilia, lasciando l’isola di Stromboli in cui vive, e ripercorrendo luoghi e tappe degli anni trascorsi con lei. Inizia così un viaggio, fisico, ma soprattutto interiore, in cui il confronto con i desideri e i sogni di ognuno, illusioni e delusioni, lotte contro i propri fantasmi, legami e lacci, appaiono artefici inesorabili del proprio destino.

La fuga di Anna: il coraggio di un animo inquieto e ribelle

Anna non voleva sposarsi, lo sappiamo fin da subito, ma in una Sicilia di metà Novecento, era la famiglia a decidere. “Io sarò infelice per tutta la vita, pure se ci sarai tu appresso a me.”

Severino è invece legato a una tradizione che porta avanti nonostante un’evidenza che va in altra direzione: “Ti volevo e basta. Ero il tuo primo uomo e sarei stato l’ultimo. E tu invece avevi già deciso che nessuna forma d’amore sarebbe riuscita a bastarti. Ti saresti nutrita di mancanze. L’ho capito tardi, Anna, che esistono persone fatte per essere felici e altre che semplicemente non si arrendono alla felicità. E tu, di questa seconda specie, eri la più coraggiosa di tutte.”

Una presa di consapevolezza, quella di Severino, che, scavando nella vita trascorsa con la moglie, nei detti e non detti, nei fatti, nei legami familiari, abbandona quella cecità in cui aveva voluto con tutte le sue forze annidarsi, ma che all’improvviso è stata squarciata via, in modo implacabile.

Affondiamo nelle pieghe dei vari personaggi che ruotano intorno al mondo di Anna: il suo amato padre che ha abbandonato la famiglia alla ricerca la libertà, proprio come ha sempre anelato lei, la madre che per tutta la vita ha trattenuto saldamente una concezione cruda e immobile che vede le donne unicamente come mogli e genitrici, senza spazi per sé. Tanti altri personaggi riemergono dal passato, ognuno con colori, sfumature, sfaccettature, spigoli.

Pagine in cui sprofondare come su un cuscino e abbandonarsi, lasciando un solco sulla federa. Un libro in cui c’è tutto l’amore e la dedizione dell’autore: a partire dalla ricerca delle parole e della loro musicalità, alla ricerca di equilibrio. Verrebbe da leggere ad alta voce alcune descrizioni di luoghi e attimi, scandendo i suoni e percependo il corrispettivo nella natura. In questa struttura così armonica vibra una storia tesa, vera e dolorosa, con ematomi ben visibili. 

“La libertà è sapere dove non vuoi più stare.”

Una frase che resta, questa, scolpita all’interno di una storia di scelte, rinunce, cambi di rotta, presa di coscienza, consapevolezza, coraggio, decisioni che portano anche ferite. Temi forti e brucianti addomesticati da una scrittura potente, ma allo stesso tempo sinuosa e levigata.

Primo romanzo di Mattia Corrente, pubblicato nel 2022, “La fuga di Anna” meritatamente continua a farsi strada, venendo tradotta e portata in altri Paesi e ottenendo riconoscimenti internazionali. Non posso che essere felice per questa voce che si fa sentire, forte e coraggiosa. Una voce che parla di fughe necessarie, di libertà.

Il libro: La fuga di Anna, Mattia Corrente, Sellerio

Di Elisa Tomassoni

Sono Elisa Tomassoni, Eli per gli amici. Da sempre ho un grande amore per i libri, navi di carta che portano a esplorare luoghi nascosti dentro e fuori me stessa. Curiosa, entusiasta, sognatrice, cerco la bellezza e il sorriso nella vita. Tra le mie passioni più grandi ci sono i viaggi, i vini (sono sommelier) e i miei adorati Golden Retriever, Ulisse e Platone. Nel mio blog condivido i miei interessi e le scoperte fatte, un'isola dove conoscere, stupirsi ed emozionarsi!