Inizio a leggere e, dopo poche pagine, penso: “Che scrittura trascinante”. Non sorprende: “Quella sera dorata” mi era stato consigliato da una persona che di scrittura capisce davvero, e tanto. Ho poi condiviso le mie impressioni con due amici, entrambi appassionati lettori e scrittori. Testuali parole: “Il piacere della lettura” e “L’ho amato con tutto me stesso.”
Un romanzo che seduce lentamente, che prende per mano con dialoghi incisivi e un ritmo misurato, per poi avvolgere in una storia che si svela poco a poco, come sbucciare un mandarino: un’essenza che esplode e resta addosso.
Una storia di vite incastrate tra passato e presente
Al centro c’è Omar Razaghi, giovane laureato che, per ottenere il dottorato all’Università del Kansas, deve scrivere la biografia di Jules Gund, scrittore morto suicida dopo aver pubblicato un solo libro. La sua fidanzata, la determinata Deirdre, lo spinge a recarsi in Uruguay per convincere di persona i familiari di Gund, che avevano già negato il consenso per lettera.
Omar arriva così a Ochos Rios, una tenuta isolata, dove la vita sembra sospesa in un limbo. Qui vive Caroline, l’ex moglie di Jules, assieme ad Arden, la compagna dello scrittore, e alla piccola Ponzia, la figlia nata dalla loro unione. Poco distante, vivono il fratello di Jules, Adam, e il suo compagno Pete. Ognuno di loro sembra imprigionato in un passato che ancora tiene strette le redini del presente, ma, attraverso il confronto con Omar e con le proprie paure più intime, iniziano a emergere crepe nelle certezze e nelle consuetudini che li hanno tenuti al sicuro. Anche Omar, a sua volta, si troverà a mettere in discussione scelte e convinzioni.
Quella sera dorata: luci e ombre tra contrasti emotivi
Il romanzo è un viaggio intimo, un’indagine sulla natura dei sentimenti, delle paure e delle incertezze umane. Con la sua scrittura raffinata e profondamente empatica, Cameron dipinge un paesaggio emotivo che si staglia come una sera calda e dorata: il sole al tramonto trasforma il verde degli alberi in oro, quasi brutalmente, creando un contrasto struggente tra bellezza e malinconia.
È lì, in quell’istante sospeso, che si muovono i personaggi – e con loro i lettori – tra il passato e il futuro, tra la paura di cambiare e il desiderio di ritrovarsi.
Il libro: Quella sera dorata, Peter Cameron, Adelphi



