L’età fragile, romanzo di Donatella Di Pietrantonio, si aggiudica il Premio Strega 2024.

La vittoria di una scrittrice che sa arrivare da anni al cuore dei suoi lettori con storie potenti, intime, con una prosa caratterizzata da frasi brevi, quasi scabre, capitoli concisi, eppure un vortice di contenuti e sensazioni che si moltiplicano, una voce rara. 

Vince il Premio Strega una storia impattante fin dal titolo: l’età fragile.

La vicenda, che trae spunto da un fatto di cronaca nera reale, il delitto del Morrone del 1997, si dipana in un Abruzzo in cui la natura sa essere feroce, palco di un efferato omicidio tra i monti in cui vittime sono due ragazze innocenti che camminano tra i boschi, mentre una terza riesce a scappare e con grande coraggio, lucidità e pazienza, a trovare giustizia.

Lucia, amica di Doralice, la ragazza sopravvissuta, narra la storia intrecciandola con altri episodi della sua vita: la figlia Amanda, che si distacca dalla terra d’origine per studiare a Milano, rientrando poi dopo un trauma. 

I dubbi di non esserle stata accanto nel momento del bisogno, il senso di ineguatezza. La frattura col marito e le scelte di vita, un padre a cui si sente sempre e da sempre legata, con quel cordone di patriarcato arcaico impresso nella cultura e nella pelle. 

Andare o restare, quel conflitto interiore che lega alla propria terra, ma al contempo fa sentire alcune mancanze e il desiderio di evadere; la distanza emotiva come risposta alla paura nel confrontarsi con il dolore altrui; il bisogno di figure solide e rocciose, in una natura nerboruta, mai dolce e accogliente.

La violenza e la sofferenza sono palpabili, i pensieri e le riflessioni anche, eppure sono sempre trattati in modo dosato, con grande dignità, non c’è mai nulla di urlato e non c’è spazio per falsi sentimentalismi. È questo per me il grande valore di un’autrice che amo e che continua a scavare nel profondo ogni volta che la leggo, diramandosi, oltre. 

A voi scoprire quale sia l”età fragile”, se davvero ce n’è solo una. 

Il libro: L’età fragile, Donatella Di Pietrantonio, Einaudi

Di Elisa Tomassoni

Sono Elisa Tomassoni, Eli per gli amici. Da sempre ho un grande amore per i libri, navi di carta che portano a esplorare luoghi nascosti dentro e fuori me stessa. Curiosa, entusiasta, sognatrice, cerco la bellezza e il sorriso nella vita. Tra le mie passioni più grandi ci sono i viaggi, i vini (sono sommelier) e i miei adorati Golden Retriever, Ulisse e Platone. Nel mio blog condivido i miei interessi e le scoperte fatte, un'isola dove conoscere, stupirsi ed emozionarsi!

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