Che cosa accade quando la propria vita viene distrutta all’improvviso? Gli ultimi giorni di quiete di Antonio Manzini, edito da Sellerio, affronta una delle paure più profonde: scoprire che l’assassino del proprio figlio, dopo pochi anni di prigione, è tornato a vivere una vita normale. Nora e Pasquale, genitori di Corrado, un ragazzo come tanti, studente e innamorato, si trovano davanti a una realtà insopportabile. Per loro Paolo Dainese resterà sempre e solo l’uomo che ha distrutto la loro famiglia, mentre lui ora lavora, ha una compagna e abita in una villetta serena e ordinata.
Il confine labile tra giustizia e vendetta
Il romanzo di Manzini non è una semplice storia di dolore, ma un’indagine interiore che porta il lettore a interrogarsi. Cosa significa davvero giustizia? È sufficiente la pena inflitta da un tribunale a colmare il vuoto di una vita spezzata? Nora e Pasquale reagiscono in modo diverso, ma entrambi sentono l’urgenza di fare qualcosa, di non restare fermi di fronte a un’ingiustizia percepita come insopportabile. Da qui prende forma una narrazione che si dipana tra silenzi, conflitti interiori e decisioni difficili, con un ritmo che incalza ma non rinuncia all’intimità dei dettagli.
Manzini è abile nel far emergere le contraddizioni: la rabbia che convive con la nostalgia, il dolore che si intreccia con il desiderio di pace, la tentazione della vendetta che sfiora continuamente il bisogno di trovare un senso. La scrittura, limpida e precisa, restituisce atmosfere fatte di rumori quotidiani, di odori e gesti apparentemente banali che diventano rivelatori di ferite mai rimarginate.
Gli ultimi giorni di quiete: la letteratura come ferite e domande aperte
Conosciuto soprattutto per la serie dedicata a Rocco Schiavone, Antonio Manzini qui si muove in un registro diverso, più intimo e drammatico. Gli ultimi giorni di quiete è un romanzo che non offre risposte semplici, ma apre domande profonde sul rapporto tra legge e morale, tra colpa e perdono. Sellerio, con la sua tradizione di narrativa attenta al reale, conferma ancora una volta la capacità di proporre libri che vanno oltre l’intrattenimento, diventando strumenti di riflessione.
Alla fine il lettore resta sospeso: fino a che punto saremmo capaci di resistere alla rabbia? E, quando il dolore diventa insostenibile, dove finisce la giustizia e dove comincia la vendetta? Sono domande che continuano a risuonare anche dopo aver chiuso il libro, ed è questa la forza di un romanzo che scava nell’animo umano.
Il libro: Gli ultimi giorni di quiete, Antonio Manzini, Sellerio

